Nuova Riveduta:

Daniele 6:15

Ma quegli uomini vennero tumultuosamente dal re e gli dissero: «Sappi, o re, che la legge dei Medi e dei Persiani vuole che nessun divieto o decreto promulgato dal re venga mutato».

C.E.I.:

Daniele 6:15

Il re, all'udir queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per liberarlo.

Nuova Diodati:

Daniele 6:15

Ma quegli uomini vennero tumultuosamente dal re e gli dissero: «Sappi, o re, che è legge dei Medi e dei Persiani che nessun decreto o editto promulgato dal re può essere cambiato».

Riveduta 2020:

Daniele 6:15

Ma quegli uomini vennero tumultuosamente dal re e gli dissero: “Sappi, o re, che è legge dei Medi e dei Persiani che nessun divieto o decreto promulgato dal re possa essere cambiato”.

La Parola è Vita:

Daniele 6:15

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Daniele 6:15

Ma quegli uomini vennero tumultuosamente al re, e gli dissero: 'Sappi, o re, che è legge dei Medi e de' Persiani che nessun divieto o decreto promulgato dal re possa essere mutato'.

Ricciotti:

Daniele 6:15

Ma quegli uomini indovinando il pensiero del re gli dissero: «Tu sai, o re, che secondo la legge dei Medi e dei Persiani qualunque decreto sancito dal re non è più lecito cambiare».

Tintori:

Daniele 6:15

Ma quelli, avendo compreso l'animo del re, gli dissero: «Sappi, o re, che, secondo la legge dei Medi e dei Persiani, qualunque decreto fatto dal re è immutabile».

Martini:

Daniele 6:15

Ma coloro avendo compreso l'animo del re, gli dissero: Sappi, o re, che è legge de' Persi, e de' Medi, che Qualunque decreto fatto dal re sia immutabile.

Diodati:

Daniele 6:15

In quel punto quegli uomini si radunarono appresso del re, e gli dissero: Sappi, o re, che i Medi, e i Persiani hanno una legge, che alcun divieto, o statuto, che il re abbia fermato, non si possa mutare.

Commentario abbreviato:

Daniele 6:15

11 Versetti 11-17

Non è una novità che ciò che viene fatto fedelmente, in coscienza verso Dio, venga travisato come fatto ostinatamente e in disprezzo dei poteri civili. Per mancanza di riflessione, spesso facciamo ciò che poi, come Dario, vediamo mille volte disfatto. Daniele, quell'uomo venerabile, viene portato come il più vile dei malfattori e viene gettato nella fossa dei leoni, per essere divorato, solo per aver adorato il suo Dio. Senza dubbio la posa della pietra fu ordinata dalla provvidenza di Dio, affinché il miracolo della liberazione di Daniele apparisse più chiaro; e il re la sigillò con il proprio sigillo, probabilmente per evitare che i nemici di Daniele lo uccidessero. Affidiamo la nostra vita e la nostra anima a Dio, nel bene. Non possiamo riporre piena fiducia nemmeno negli uomini che serviamo fedelmente, ma i credenti possono, in ogni caso, essere sicuri del favore e della consolazione divina.

Riferimenti incrociati:

Daniele 6:15

Dan 6:8,12; Est 8:8; Sal 94:20,21

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata